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Arrivare a Praga è aspettarsi tutto o niente.
É una città che non ti immagini poi molto, anche se da tempo è una delle grandi mete del turismo internazionale. Non sai se ti si
presenterà con il volto dei secoli passati o quello della modernità dall’ereditata profonda impronta filo-sovietica. La realtà è che
entrambi sono presenti, ma il primo prevarica il secondo in modo determinante, ed il secondo va via via scomparendo, lasciano il
posto ad un’edilizia marcatamente più occidentale e futurista, che si impone particolarmente periferia.
La parte più visitata è quella del centro storico, suddiviso in alcune zone dai confini abbastanza ben distinti.
Una delle percezioni generali che si colgono, girovagando per le secolari vie, è quella di voglia dei praghesi di riscoprire il proprio
antico passato, fatto di storia, arte ed artigianato, ma anche di modi di vivere la socialità, offrendo una visione di se basata sul
riscatto ed un conseguente allontanamento dalle vicende che hanno visto coinvolta l’intera nazione in importanti fatti, spesso
tumultuosi e drammatici, fra cui la “Primavera di Praga” e la suddivisione dello Stato in due nuove entità indipendenti: la Repubblica
Ceca e la Slovacchia.
Numerosissime le opportunità di “incontrare” la cultura della città, attraverso i suoi meravigliosi monumenti storici, le iniziative
aperte a tutti ed altre importanti occasioni di contatto con la gente.
Da non perdere l’appuntamento con i luoghi simbolo come, ad esempio il Ponte Carlo, seppur inevitabilmente costantemente pieni
di turisti, a cui si mescolano i praghesi, ormai abituati alla presenza della folla di persone che qui giungono richiamate dalla bellezza
della città.
Forse, però, l’anima vera di Praga la si percepisce nelle vie interne, anch’esse cariche di storia ma meno affollate e ricche di
negozi, che frequentemente vendono l’inevitabile paccottiglia. Camminare in un’atmosfera dai rumori attutiti, lontani, indugiare con
lo sguardo su vecchi muri scrostati, o su manifesti di annunci o riferiti ad iniziative dalle date ormai lontane, a cui al tempo è lasciato
l’incarico di staccare. Salutare i passanti, così, per sentirsi quasi a casa, sempre ricambiati spesso anche con un sorriso. Sbirciare
oltre le porte e le finestre delle abitazioni nel tentativo di appropriarsi un poco dell’anima meno evidente ma più vera di questa città,
una città che soffre anche della realtà fatta di violenza comune, di povertà avvertibile, oltre che dei problemi che affliggono tutti i
grandi agglomerati urbani europei.
Praga è una bella, interessante ed attraente città. Andarci o tornarci è sempre una grande appagante esperienza.
Praga è aperta, accogliente, ma è pure una città “intima”, che in certe giornate, quelle giuste, sa essere anche commovente.